venerdì 8 giugno 2012

È l’ora della tragedia sociale!


È l’ora della tragedia sociale!

Noi distruggeremo ridendo.
Noi incendieremo ridendo.
Noi uccideremo ridendo.
Noi esproprieremo ridendo.
E la società cadrà. La patria cadrà. La famiglia cadrà.
Tutto cadrà, poiché l’Uomo libero è nato.
È nato colui che attraverso il pianto e il dolore ha imparato l’arte dionisiaca della gioia e
del riso.
È giunta l’ora di affogare il nemico nel sangue…
È giunta l’ora di lavare l’anima nostra nel sangue.
Basta, basta, basta!
Che il poeta tramuti in pugnale la sua lira!
Che il filosofo tramuti in bomba la sua sonda!
Che il pescatore tramuti il suo remo in formidabile scure.
Che il minatore esca armato del suo ferro lucente dagli antri micidiali delle oscure miniere.
Che il contadino tramuti in lancia guerriera la sua vanga feconda.
Che l’operaio tramuti il suo martello in falce e scure.
E avanti, avanti, avanti!
È tempo, è tempo — è tempo!
E la società cadrà.
La patria cadrà.
La famiglia cadrà.
Tutto cadrà, poiché l’Uomo Libero è nato.
Avanti, avanti, avanti, o giocondi distruttori.
Sotto il labaro nero della morte, noi conquisteremo la Vita!
Ridendo!
E la faremo nostra schiava.
Ridendo!
E l’ameremo ridendo!
Poiché gli uomini seri sono soltanto coloro che sanno operare ridendo.
E il nostro odio ride…
Ride rosso. Avanti!
Avanti, per la totale distruzione della menzogna e dei fantasmi!
Avanti, per l’integrale conquista dell’Individualità e della Vita!

Renzo Novatore – Verso il Nulla Creatore, 1922

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