venerdì 29 novembre 2013

3 POESIE ARCANGELICHE


Il tempo mi opprime cado
mi ritrovo in ginocchio
le mie mani tastano la notte
addio ruscelli di luce
non mi restano che l’ombra
la feccia il sangue
attendo il rintocco di campana
quando con un grido
entrerò nell’ombra.

Un lungo piede nudo sulla mia bocca
un lungo piede contro il cuore
sei la mia sete la mia febbre
piede di whisky
piede di vino
piede smanioso di schiacciare
oh mio scudiscio mio dolore
tacco a spillo che mi schiaccia
io piango del non morire
oh sete
inestinguibile sete
deserto senza via d’uscita
improvvisa burrasca di morte
dove io grido]
cieco in ginocchio
con le orbite vuote
corridoio in cui rido di una notte insensata
corridoio in cui rido allo sbattere
delle porte]
in cui venero una saetta
e scoppio in singhiozzi
lo squillo di tromba della morte
mugghia nel mio orecchio.

Oltre la mia morte
un giorno
la terra vortica nel cielo
sono morto
e le tenebre
s’alternano alla luce senza fine
l’universo mi rinchiude
e vi rimango cieco
in accordo col nulla
sono io il nulla
mia tomba è l’universo
il sole non è che la morte
i miei occhi sono il fulmine cieco
il mio cuore è il cielo
dove scoppia la tempesta
in me
nel fondo di un abisso
l’immenso universo è la morte
io sono la febbre
il desiderio
io sono la sete
la gioia che strappa i vestiti
e il vino che ci fa ridere
del non avere più niente addosso
in un bicchiere di gin
una notte di festa
le stelle cadono dal cielo
tracanno il fulmine a sorsate
riderò ai bagliori
col fulmine nel cuore.

GEORGES BATAILLE

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